Eventi

L'Imperatore
Gaio Vibio Treboniano Gallo

1760 anni fa, nella terra dei Vibi...

24 gennaio - San Feliciano da Foligno

Primo vescovo dell'Appennino consacrò vescovo san Valentino di Terni nel 197, contemporaneo del futuro imperatore Vibio Treboniano, S. Feliciano nacque a Forum Flamini (oggi s. Givanni Profiamma) nel 160 d.C., mori martire sotto l'imperatore Decio il 24 gennaio tra il 249 e il 251 d.C..
A giugno del 251 divenne imperatore Vibio Treboniano da Monte Vibiano, Mercatello Perugia. Due anni dopo nel settembre 253 l'imperatore Vibio Treboniano verra' ucciso proprio a Forum Flamini.

29 gennaio - San Costanzo patrono di Perugia Costanzo, primo vescovo di Perugia, mori' martire nei pressi di Trivio al centro di Foligno, decapitato il 29 gennaio del 170 d.C. a soli 30 anni, sotto l'imperatore Marco Aurelio.
83 anni dopo, a poca distanza, Forum Flamini (attuale san giovanni Profiamma), Morirà nel 253 d.C. il futuro Imperatore Vibio Treboniano Gallo e il figlio Vibio Volusiano Veldumniamo, entrambi da Monte Vibiano Mercatello Perugia, contemporanei di San Lorenzo anch'esso vescovo e patrono di Perugia, morto martire a soli 33 anni 5 anni dopo, nel 258 d.C., sotto l'imperatore Valeriano successore di Vibio Treboniano.

5 febbraio - Sant'Agata da Catania Morì a soli 21 anni il 5 febbraio 251 a causa delle torture di Quinziano, proconsole dell'imperatore Decio, che si era invaghito della bella Agata ma lei, grazie alla fede in Cristo, sopporto' atroci torture che giunsero fino a strapparle i seni. Cinque mesi dopo Decio morira' nella battaglia di Abbritto contro Knivia re dei Goti; contemporaneamente Vibio Treboniano diventerà imperatore acclamato dai suoi legionari.



9 febbraio - Sant'Apollonia d'Alessandria Apollonia mori martire il 9 febbraio del 249 sotto l'imperatore Filippo l'Arabo, (si dice fosse il primo imperatore cristiano), famoso per aver sovrinteso nel 247 alle grandiose celebrazioni del millennio della fondazione di Roma 753 a.C. Nonostante una tregua nelle persecuzioni e la tolleranza verso il cristiani, nel 248 scoppiarono grandi tumulti ad Alessandria d'Egitto: pagani contro cristiani; Apollonia anziana vergine illibata, fu torturata per aver dato assistenza ai cristiani e aver fatto opera di apostolato, con crudeltà gli furono strappati i denti (da qui patrona dei dentisti), Lei preferì buttarsi nel fuoco e ardere viva piuttosto che rinnegare la fede e essere violata nella castità. Quattro mesi dopo, sempre nell'anno 249, ascese al trono di imperatore Decio dopo aver combattuto i Goti nella Moesia inferiore e liberato Marcianopoli da un lungo assedio (nell'attuale Bulgaria) con l'aiuto del valoroso senatore e generale Vibio Treboniano, Decio morirà due anni dopo nella battaglia di Abritto contro Cniva re dei Goti , lasciando il trono nel 251 al futuro imperatore Vibio Treboniano da Monte Vibiano di Marsciano. Vibio Treboniano probabilmente riconoscendo, nella pianeggiante valle del foce del Nestore alla confluenza con il Tevere, molte somiglianze orografiche con Marcianopoli dove aveva combattuto a lungo i Goti, chiamò tale luogo Marciano poi Marsciano.

14 febbraio - San Valentino da Terni
patrono degli innamorati
Valentino Nacque a Terni sotto l'imperatore Marco Aurelio nel 176 d.C. Si può dire contemporaneo di Vibio Treboniano e coetaneo di Vibio Veldumniano da cui prendono nome i due insediamenti limitrofi di Monte Vibiano e Monte Veldumniano (oggi monte Vergnano) nel comune di Marsciano; Vibio Veldumniano era il padre dell'imperatore perugino Vibio Treboniano nato a Monte Vibiano nel 206 d.C., 30 anni dopo la nascita di San Valentino. Nel 197 a soli 21 anni san Valentino fu consacrato vescovo di Terni da San Feliciano il quale vescovo di Foligno aveva avuto dal Papa San Vittore I il privilegio del Pallio. A quel tempo Terni si chiamava Interamna Nahars città' tra due corsi d'acqua il Serra e il Nera (Nahar antico nome con cui i Sabini chiamavano il Nera, Nar in lingua Sabina significava zolfo di cui erano ricche quelle acque). Vari episodi legano il santo a innamorati che grazie a lui ritrovano l'amore, o di amori impossibili come quello tra la cristiana Serapia e il centurione romano Sabino.
San Valentino subì il martirio a 97 anni il 14 febbraio del 273 decapitato per ordine del prefetto Furius Placidus sotto l'imperatore Aureliano (era allora Papa San Felice I), appena fuori da Roma lungo la via Flaminia; venti anni prima, nell'agosto del 253 a Forum Flamini moriva a 47 anni, per lo scontro con il suo rivoltoso generale Emilio Emiliano, l'imperatore Vibio Treboniano Gallo da Monte Vibiano, Marsciano, Perugia; tre mesi più tardi Vibio Treboniano verrà vendicato a Spoleto con l'uccisione di Emiliano da parte del generale Veleriano futuro Imperatore dal 253 al 260 d.C..
Dopo una sepoltura provvisoria nel cimitero sulla Via Flaminia , il corpo di San Valentino fu disseppellito nottetempo dai suoi discepoli Procolo, Efebo e Apollonio che lo portarono a Terni, provvidero poi alla sepoltura sulla collina di Terni al LXIII miglio* della Flaminia nei pressi di una necropoli. Il 21 giugno del 1605 furono ritrovate le reliquie del Santo e tra il 1605 e il 1618 fu costruita la basilica di S. Valentino a Terni. Trent'anni dopo, nel 1650, i Vibii lasciano definitivamente il possesso del castello di Monte Vibiano.

*Nota : il miglio romano come dice la parola era l'unità' di misura della distanza corrispondente a mille passi. Ogni passo era pari ad 1,48 metri il passus era inteso infatti come la distanza tra il punto di distacco e quello di appoggio di uno stesso piede durante il cammino, quindi il doppio rispetto a quello che oggi consideriamo passo.

10 maggio - San Vittorio martire Vittorio, appartenente ad una famiglia senatoriale, svolse il ruolo di ufficiale nell'esercito romano. Verso la fine del III secolo, in occasione della visita dell'imperatore Massimiano a Marsiglia, si trovò a dover incoraggiare i cristiani indigeni a restare saldi nella loro fede ed a resistere alla persecuzione. Questa ebbe inizio quando, assediata la città nel 287, i cristiani rifiutarono categoricamente di combattere, di sacrificare agli dèi e di riconoscere il dogma della divinità imperiale. Denunciato e portato dinnanzi all'imperatore, Vittorio fu condannato alla tortura.
Trentaquattro anni prima nel 253 il 20 giugno, moriva per mano di pretoriani ribelli, a San Giovanni Profiamma nei pressi di Foligno, l'Imperatore romano Gaio Vibio Treboniano Gallo nato a monte Vibiano di Marsciano in Perugia nel 206 D.C. la cui statua in bronzo e' oggi conservata al Museo Metropolitan di New York (padiglione greco Romano).

21 maggio - Santi Alfio, Filadelfo e Cirino 10 Maggio festa dei tre santi Alfio, Filadelfo e Cirino, gli unici che la chiesa ricorda Martiri il 10 maggio del 253 d.C. , delle persecuzioni sotto L'imperatore Vibio Treboniano da Monte Vibiano (Marsciano) Perugia.
I tre giovani in realtà furono vittime dell'editto emanato tre anni prima nel 250 d.C. dall'imperatore Decio, il predecessore di Vibio, secondo tale editto, per contrastare la religione Cristiana, ogni persona doveva effettuare un sacrificio alle divinità della Religione romana; il rifiuto avrebbe significato il rifiuto di sottomettersi all'impero e la pena sarebbe stata la condanna a morte.
Alfio, Filadelfo e Cirino erano figli di una importante famiglia patrizia romana clandestinamente di fede cristiana Vitale e Benedetta da Locuste. Abitavano a Vaste in provincia di Lecce, il delegato dell'imperatore per l'Italia meridionale si chiamava Negellione e poiché i tre giovani testimoniavano apertamente la fede cristiana, contravvenendo all'Editto imperiale, verso la fine del 251 d.C. Vennero arrestati e mandati a Roma da Negellione per distoglierli dalla loro fede. Imprigionati ai piedi del Campidoglio non rinnegarono la fede cristiana e pertanto furono trasferiti prima a Pozzuoli poi in Sicilia sbarcati a Messina furono condotti a Taormina ed infine a Lentini, era il 25 agosto del 252 d.C.
Tertullo governatore della Sicilia, dopo numerosi tentativi si arrese di fronte alla inflessibile costanza nella fede in Cristo dei tre giovani; Tertullo emanò la sua inappellabile sentenza, seguita dall'immediata esecuzione: dopo averli fatto girare ammanettati e frustati per le vie di Lentini, esposti allo scherno della plebe inferocita ed urlante, ad Alfio venne strappata la lingua (per questo motivo è considerato il patrono dei muti), Filadelfo fu bruciato su una graticola, Cirino fu immerso in una caldaia di olio bollente.
Era il 10 maggio del 253 ed Alfio aveva 22 anni e 7 mesi, Filadelfo 21 anni, Cirino 19 anni e 8 mesi. Nel frattempo, in Mesia ( attuale Bulgaria) il generale Emilio Emiliano, squallido personaggio spregiudicato, traditore e ambizioso senza scrupoli, dopo la vittoria sui Goti, si era auto proclamato imperatore, deciso a marciare verso Roma contro l' imperatore regnante Vibio Treboniano e il figlio Vibio Volusiano Veldumniano.
Lo scontro tra i due eserciti avvenne a Terni verso la fine di Giugno, i due imperatori Vibio Treboniano e il figlio Vibio Veldumniano furono uccisi dai traditori Pretoriani (per la ricompensa promessa da Emiliano) con i quali si erano messi al riparo nei pressi di Forum Flaminii (oggi san Giovanni Profiamma).
Vista la situazione il Senato fu costretto a malincuore a ratificare nel luglio del 253 d.C. la carica di imperatore di Emiliano che tuttavia, dopo soli 3 mesi verrà ucciso a sua volta dai suoi stessi soldati nei pressi di Spoleto, quando il generale Valeriano, amico leale di Vibio Treboniano sopraggiungeva dai confini del Reno, pronto a scontrarsi con l'esercito di Emiliano. A novembre del 253 d.C. Valeriano fu proclamato dal Senato Romano nuovo imperatore e a Emiliano fu inflitta la "Dannatio Memorie" cioè' la cancellazione di ogni memoria che lo ricordi. I corpi di Vibio Treboniano e Vibio Veldumniano forse vennero tumulati dalla famiglia dei Vibi, all'epoca la più importante Famiglia Perugina, in due mausolei adiacenti nei pressi dell'attuale basilica di San Pietro in Perugia.

10 agosto - San Lorenzo San Lorenzo nato a Huesca nella provincia spagnola di Aragona nel 225 d.C fu contemporaneo dell'imperatore Vibio Treboniano Gallo nato nel 206 d.C a Monte Vibiano (Mercatello, Marsciano di Perugia); San Lorenzo, coetaneo di Vibio Volusiano Veldumniano figlio di Treboniano, fu martirizzato sotto Valeriano esattamente 5 anni dopo la morte dell'imperatore Treboniano e di Volusiano avvenuta nell'agosto del 253 a Forum Flamini (oggi San Giovanni Profiamma -Foligno).
Lorenzo fu nominato arcidiacono a Roma il 30 agosto del 257 dal suo maestro divenuto papa Sisto II. L'imperatore Valeriano successore di Vibio Treboniano emano' un editto i primi di agosto del 258 secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte. Papa Sisto II sorpreso a dire messa nelle catacombe di San Callisto fu ucciso con quattro diaconi il 6 agosto; quattro giorni dopo il 10 Agosto fu la volta di Lorenzo, che aveva 33 anni. Non si è certi se egli fu bruciato con graticola messa sul fuoco ardente.
San Lorenzo e' patrono della città di Grosseto e della città di Tivoli, della città di Sant'agata li Battiati in provincia di Catania, della città Aidone in provincia di Enna, dove si venera anche una sua reliquia, nonché com-patrono di Viterbo.
Insieme a San Costanzo e Sant'Ercolano, San Lorenzo e' uno dei tre patroni della città di Perugia. Nel paese di Amaseno, in provincia di Frosinone, si trova l'ampolla del prodigioso sangue di S. Lorenzo martire che ogni 10 agosto si liquefà.

16 settembre - Santi Cornelio e Cipriano   Cipriano Papa e Cornelio vescovo della chiesa cattolica furono coetanei dell'Imperatore Vibio Treboniano Gallo nato nel 206 a Monte Vibiano Perugia.
Cipriano nato a Cartagine intorno al 210, nel 249 divenne vescovo della città.
Nel 250 l'imperatore Decio (predecessore di Vibio Treboniano) emano' un editto costringendo i cristiani a onorare le divinità pagane pena la tortura e il carcere. Con al morte di Decio nel maggio del 251 e l'ascesa al trono dell'imperatore di Vibio Treboniano cessano le persecuzioni e molti cristiani, che hanno ceduto al paganesimo, per paura vorrebbero tornare a essere cristiani.
Cipriano e' tra gli indulgenti che vorrebbe riaccogliere tali cristiani, ma così facendo si inimica i cristiani più intransigenti fautori dell'epurazioni severe. A questo punto le vicende di Cipriano si intrecciano con quelle di Cornelio, un Patrizio romano. Eletto papa Cipriano si trova a fronteggiare uno scisma promosso da Noviziano che ha retto la chiesa romana nel periodo di sede vacante. Cornelio appoggia Cipriano contro la comunità dissidente creata da Noviziano, lo scisma durerà fino al V secolo. Intanto a Roma, governata da Vibio Treboniano, scoppia una fortissima pestilenza di cui il popolo accusa i Cristiani come untori (si dice che nelle fasi più acute morissero a Roma anche 6000 persone al giorno).
Papa Cornelio arrestato e esiliato a Centumcellae (Civitavecchia), muore nei primi mesi del 253 e viene definito martire da Cipriano che appoggia l'ascesa il 25 giugno del 253 al soglio pontificio di Lucio I contro lo scisma di Noviziano. Pochi giorni dopo anche papa Lucio e' arrestato e esiliato. Morirà' sotto l'imperatore Valeriano il 5 marzo del 254. Nel frattempo nel luglio del 254 Vibio Treboniano deve fronteggiare la rivolta del suo generale Emilio Emiliano che, vinti i Goti nella Mesia e autoproclamatosi imperatore, sta marciando su Roma. Il tardivo intervento di Valeriano non servirà' a salvare Vibio Treboniano che con il figlio e pochi uomini affronterà Emiliano a Terni nei primi di Agosto e verrà' ucciso insieme al figlio Volusiano Veldumniano a Forum Flamini (San Giovanni Profiamma Foligno) verso la fine del mese stesso a 47 anni.